E' andata. E' ufficiale. E' deciso e non si torna indietro.
Mi son recato sulla pagina dedicata, ho pigiato sul bottone apposito, inserito i miei dati e sborsato il contante. Ho dovuto persino indicare una stima del tempo totale che ci impiegherò.
Inutile precisare che ho banfato alla grande. Ma se non ci credo io, chi altro lo farà?
E alla fine mi è stato assegnato il numero: 12750.
Dopodichè ho chiuso subito tutto, perché sto conto alla rovescia mi faceva anche troppo venire l'ansia.
Mi sono iscritto alla maratona, si diceva.
E per rimarcare il mio impegno questa settimana ho già saltato due allenamenti.
Bene così.
giovedì, settembre 24, 2009
mercoledì, settembre 16, 2009
Day 176, Altro che redbull
Oggi mentre correvo ho fatto una riflessione. Semplice e lineare, mi sarà di aiuto quest'autunno, ne sono certo.
Anzi è proprio così semplice che non capisco perché non me ne sia accorto le altre volte che sono andato a correre. E non sono poche ultimamente.
Per chi ne fosse all'oscuro infatti ho deciso che parteciperò alla prossima maratona di Parigi.
Se uscirò vivo dagli allenamenti si intende.
Non che mi sia svegliato un giorno e così, puff da oggi si fa questo, eh. "Mi va di correre e facciamo le cose in grande". No no. Mi ha convinto S. Lui l'ha già fatta una maratona e per questo ha tutta la mia stima.
Ad ogni modo ho seguito la ricetta, perchè io son fatto così. Ho comprato le scarpe come si deve, con l'aria, i cuscinetti e quelle robe lì per non stressare troppo le gambe. Ho scaricato la tabellina degli allenamenti divisa per settimane. Ho tirato fuori dalla valigia i pantaloncini e canottiere traspiranti.
Il più è fatto insomma. Ora devo solo più correre.
Però non sempre ne ho voglia. Magari si è fatto tardi la sera prima (perché sì, si corre anche e soprattutto il sabato e la domenica). O magari son uscito tardi da lavoro, devo ancora fare la lavatrice, argh anche il frigo è vuoto. Oppure si è saltata la merenda, un'istituzione che ha per me del sacro e quindi rispetto dai tempi che furono di Bim Bum Bam alle quattro.
Quello che volevo dire all'inizio è che più ho crucci per la testa e più corro veloce. Forse nell'inconscio tentativo di lasciarmeli dietro.
Buono a sapersi.
Sarà meno contento invece il mio ginocchio destro che ha deciso proprio oggi di rifarsi sentire. Alla facciazza mia e delle scarpe con le molle.
Anzi è proprio così semplice che non capisco perché non me ne sia accorto le altre volte che sono andato a correre. E non sono poche ultimamente.
Per chi ne fosse all'oscuro infatti ho deciso che parteciperò alla prossima maratona di Parigi.
Se uscirò vivo dagli allenamenti si intende.
Non che mi sia svegliato un giorno e così, puff da oggi si fa questo, eh. "Mi va di correre e facciamo le cose in grande". No no. Mi ha convinto S. Lui l'ha già fatta una maratona e per questo ha tutta la mia stima.
Ad ogni modo ho seguito la ricetta, perchè io son fatto così. Ho comprato le scarpe come si deve, con l'aria, i cuscinetti e quelle robe lì per non stressare troppo le gambe. Ho scaricato la tabellina degli allenamenti divisa per settimane. Ho tirato fuori dalla valigia i pantaloncini e canottiere traspiranti.
Il più è fatto insomma. Ora devo solo più correre.
Però non sempre ne ho voglia. Magari si è fatto tardi la sera prima (perché sì, si corre anche e soprattutto il sabato e la domenica). O magari son uscito tardi da lavoro, devo ancora fare la lavatrice, argh anche il frigo è vuoto. Oppure si è saltata la merenda, un'istituzione che ha per me del sacro e quindi rispetto dai tempi che furono di Bim Bum Bam alle quattro.
Quello che volevo dire all'inizio è che più ho crucci per la testa e più corro veloce. Forse nell'inconscio tentativo di lasciarmeli dietro.
Buono a sapersi.
Sarà meno contento invece il mio ginocchio destro che ha deciso proprio oggi di rifarsi sentire. Alla facciazza mia e delle scarpe con le molle.
sabato, settembre 12, 2009
Day 172, E anche quest'estate è andata
Uff. Non è stato facile e c'è voluto anche del buon tempo, ma alla fine ci siamo.
Un centinaio di foto, per esprimere meglio di quanto non sia capace a parole quello che è stato trascorrere 7 giorni ad Amstedam.
Un centinaio di foto, per esprimere meglio di quanto non sia capace a parole quello che è stato trascorrere 7 giorni ad Amstedam.
Amsterdam (NL), 28 Agosto - 4 Settembre '09
E nel frattempo si inizia già a pensare alla prossima vacanza... consigli?
martedì, settembre 08, 2009
Day 168, Strade di sottecchi
Oggi ho fatto una pazzia.
Tornando a casa da lavoro ho seguito sempre lo stesso tragitto, ma camminando dall'altra parte della strada. Sul marciapiede opposto per capirci.
E ho notato negozi che prima non ricordavo. E scritte ai piani alti che non avevo mai visto. Le stesse canzoni del lettore mp3 mi parevano diverse. Mi è sembrato persino di averci impiegato più tempo del solito.
E poi ho incrociato delle persone che mi guardavano in modo circospetto, tanto che ho pure pensato di avere qualche cosa di strano in faccia o sulla maglietta.
Un po' come in The Thruman Show quando il protagonista decise di cambiare tragitto in auto.
Terribile.
Tornando a casa da lavoro ho seguito sempre lo stesso tragitto, ma camminando dall'altra parte della strada. Sul marciapiede opposto per capirci.
E ho notato negozi che prima non ricordavo. E scritte ai piani alti che non avevo mai visto. Le stesse canzoni del lettore mp3 mi parevano diverse. Mi è sembrato persino di averci impiegato più tempo del solito.
E poi ho incrociato delle persone che mi guardavano in modo circospetto, tanto che ho pure pensato di avere qualche cosa di strano in faccia o sulla maglietta.
Un po' come in The Thruman Show quando il protagonista decise di cambiare tragitto in auto.
Terribile.
domenica, settembre 06, 2009
Day 166, Stregato al ritorno
Ed eccomi qui, di ritorno da una delle migliori vacanze degli ultimi anni. E non solo perché è un po' di anni che non le facevo per niente le Vacanze.
Il ricordo di Amsterdam è ancora vivissimo e lo conserverò in modo geloso, nel tentativo di lenire il suo inevitabile annebbiamento.
Ciò che mi ha colpito maggiormente è senza dubbio lo stile architettonico delle case, una costante in tutta la zona più centrale della città che ho avuto modo di vedere. Assieme a questa sensazione di "grande villaggio" che pervade le strade e la rende a mio avviso più calda.
Poi certo vengono tutte le altre considerazioni di rito. Sulla quantità incredibile di bici che fluiscono per le vie. Sulla cordialità dei cittadini e sul loro poliglottismo. Sulla loro tolleranza e apertura mentale in ambito sociale. E sulla bellezza delle olandesi alte-bionde-occhiazzurri presenti un po' ovunque.
Questi e altre numerose istantanee mi porto dentro. E quando avrò finito di selezionare un po' di foto dal mucchio degli scatti selvaggi, spero di riuscire a condividere parte di questo breve soggiorno nei polder.
Il ricordo di Amsterdam è ancora vivissimo e lo conserverò in modo geloso, nel tentativo di lenire il suo inevitabile annebbiamento.
Ciò che mi ha colpito maggiormente è senza dubbio lo stile architettonico delle case, una costante in tutta la zona più centrale della città che ho avuto modo di vedere. Assieme a questa sensazione di "grande villaggio" che pervade le strade e la rende a mio avviso più calda.
Poi certo vengono tutte le altre considerazioni di rito. Sulla quantità incredibile di bici che fluiscono per le vie. Sulla cordialità dei cittadini e sul loro poliglottismo. Sulla loro tolleranza e apertura mentale in ambito sociale. E sulla bellezza delle olandesi alte-bionde-occhiazzurri presenti un po' ovunque.
Questi e altre numerose istantanee mi porto dentro. E quando avrò finito di selezionare un po' di foto dal mucchio degli scatti selvaggi, spero di riuscire a condividere parte di questo breve soggiorno nei polder.
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