martedì, luglio 31, 2012

Buona la seconda

E anche per me è arrivato il primo tri della stagione (lo so, siamo già a fine luglio... ops!) con annesso ritorno nelle Alpi dell'Isère.

A menu un soggiorno di una settimana, da sabato a sabato, nella stazione dell'Alpe d'Huez assieme ad altri 3 amici del Club e gara il giovedì pomeriggio. La stessa gara che disputai un anno fa e lasciò un segno indelebile nella mia anima di novello triathleta... e nelle mie povere maltrattate gambe, ad essere sincero.

Vista la magnifica regione in cui ci trovavamo, è stato veramente impossibile alzare il piede e non sfruttare i giorni prima della prova per misurarsi con le mitiche salite delle Deux Alpes, del Col du Lautaret, del Galibier e dell'Alpe d'Huez stessa.

Il panorama dal nostro appartamento. Si vedono nell'angolo in basso a destra gli ultimi dei 21 tornanti dell'Alpe d'Huez, con il paese di Huez poco più sopra. Al centro della foto c'è invece Bourg-d'Oisans, dove il piatto finisce e inizia la terribile salita.

Il giovedì della gara arriviamo così un po' appesantiti, ma belli carichi moralmente e con una voglia matta di dare tutto su quella ripida striscia d'asfalto. Nel parco bici vicino al lago incrocio altri giovani (e non) del club. Ci scambiamo dei consigli su come affrontare questa o quella frazione, arriva l'importantissima pausa pipì, poi foto di rito, ultime parole col parentado (ancora GRAZIE! per essere venuti a supportarmi e incitarmi) e infine ci dirigiamo verso l'acqua. I volti sono sereni, nessuno di noi è qui per fare la gara della vita, ma tutti abbiamo l'unico obiettivo di trarre il massimo del divertimento da questa assolata giornata di sport.

Ci si immerge, qualche bracciata per abituarsi alla temperatura dell'acqua e BAM! si parte... con le botte! La peggiore frazione di nuoto di tutti i tempi, specialmente sull'andata, durante la quale ho preso un fracco di calci nei reni da gente che faceva rana, manate sugli occhialini e tirate di piedi. Mi costerà 2 minuti in più rispetto al 2011, ma tutto sommato sono soddisfatto, soprattutto di uscire dall'acqua fredda e finirla con le mazzate.

T1 passa senza patemi, via la muta, giù un gel e poi via a bomba grazie agli incoraggiamenti dei genitori all'uscita del parco bici. Mangio e bevo per bene sulla prima metà del percorso, facendo attenzione a non prendere la scia, anche se c'è talmente tanta gente a destra e sinistra che diventa a tratti pericoloso sorpassare gli altri atleti rispettando le distanze. A metà strada inizio a snocciolare in giù i rapporti per far girare bene le gambe finché una stretta curva a sinistra mi mette davanti la mitica salita. I primi 4 tornanti sono al 10% e inizio l'opera di doppiaggio regolare. Passo dei concorrenti con le ruote profilate e prolungatori lunghi sul manubrio (...), e continuo a bere e versarmi dell'acqua fresca sulla testa e giù per la schiena. Una borraccia piena d'acqua ad ogni ristoro e si continua ad andare su.

Verso la fine della montée.

Le gambe vanno tutto sommato bene, anche se ho l'impressione di salire con meno brio rispetto a domenica, quando provai la salita per l'ultima volta. Ultimo tornante sui pedali, lo ammetto, per fare il pavone davanti ai miei amici e genitori armati di macchine fotografiche, e poi mi sfilo le scarpe, preparandomi ad abbandonare la due ruote. Rispetto all'anno scorso guadagno più di 10', quasi tutti sulla salita, yes!

T2 a velocità massima. Ho un po' di mal di pancia quindi lascio perdere i gel, infilo solo le scarpe e via verso il sentiero sterrato. Parto un po' sulle uova, lo scorso anno avevo faticato tantissimo in questa parte per via dei crampi, ma questa volta ci ho lavorato su: almeno 3 litri d'acqua buttati giù alla vigilia e una sorsata ogni 5 minuti sulla bici. Ho una ragazza belga davanti (che arriverà poi 8) e cerco di tenerla a tiro, ma corre forte. Al primo ristoro decido di fermarmi per calmare un po' il male al ventre e perdo il contatto, ma riparto con decisione. A metà percorso, incrocio un ragazzo del club fermo sul bordo, rallento e chiedo come sta: crampi a entrambe le gambe. Come ti capisco giovane mio! Mi dice di andare e gli rispondo che lo aspetterò all'arrivo.

Daje ultimo sforzo in salita!

L'arrivo è stato rivisto quest'anno, e si chiude la corsa su un bel tappeto blu, tra due ali di spettatori e ragazzini che tendono le mani per prendere il cinque. Circa quattro minuti guadagnati sulla corsa, e un sorriso grande così stampato sulla faccia per la gioia ritrovata di arrivare a passare una linea di traguardo.

Un ringraziamento speciale ancora al mio parentado (che si è fatto una sfacchinata non da poco per essere là), nonché ad Alain, Yolande e Fruzsi per questa bellissima settimana in altura!

A l'anno prossimo? ;)

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2012.07.26 - CD Alpe d'Huez
Tempo totale : 2h30'39"
Piazzamento : 110/777 (14 perc)
  Nuoto (1,2 km) : 24'04" (media 2'00"/100m)
  Bici (30 km) : 1h27'57" (media 20,45 km/h)
  Corsa (7 km) : 33'59" (media 4'51"/km)

giovedì, luglio 19, 2012

Perseverare




Perseverare è umano, di Pietro Trabucchi.

Ho trovato il prossimo libro da leggere, per quando avrò finito L'arte di correre, di Haruki Murakami.

Grazie a Pitt per l'involontaria segnalazione!

venerdì, luglio 13, 2012

Meglio di così

Un problema alla caldaia e il risultato è che son senza acqua calda da una settimana. Niente di male, se non fosse che qui a Parigi non è estate. O almeno lo è sul calendario, ma non nelle temperature, che hanno picchi di 22°C da una settimana a questa parte, con pioggia, vento e tutto il resto.

Però si positivizza: qual miglior allenamento infatti in vista del triathlon dell'Alpe d'Huez???


Ci torno dopo la bellissima esperienza dell'altr'anno. A dire il vero speravo di arrivarci più preparato, ma non tutto sempre si riesce a prevedere. Spero comunque di passare una buona settimana giù in montagna, e magari scalare qualcuno dei colli più celebri dell'oltralpe francese (Galibiér, Lautaret, Glandon...). Che il sole (e le gambe) sia con me! :)

lunedì, luglio 02, 2012

Il problema

È che mi illudo di essere al livello dello scorso anno, quando invece ho la metà dei km nelle gambe.. frustrantezza! (che rende meglio di frustrazione)


Vabbè distraiamoci.