martedì, settembre 28, 2010

Addio, amici miei

Non poteva, non poteva durare a lungo. Il cupo presagio della nostra separazione aleggiava già da qualche giorno su di noi. E quando, una mattina, dopo una discesina di una manciata di minuti ti ritrovi ad avere le lacrime agli occhi, capisci che qualcosa è cambiato. Capisci che ormai il grande freddo ha spalancato con inamovibile forza le porte sulla città. Perciò addio, addio amici fantasmini, compagni di un'estate, alleati nei giorni di lavoro e di vacanza. E' tempo per voi di tornar nell'armadio. Mi mancherete.

venerdì, settembre 24, 2010

Sull'inaspettata saggezza francofona

"Ça va payer un jour."
Così mi ha salutato un signore del Club ieri sera, quando dopo l'allenamento in piscina siam usciti, abbiam tolto l'antivol dalle bici e abbiam inforcato la bici per rientrare a casa.

"Ça va payer un jour."

Suona anche bene.
Da oggi sarà il mio mantra... altro che Ohmmm!

venerdì, settembre 17, 2010

Workflow

"In mancanza di combattenti la battaglia si interrompe", diceva un tale.

Sicché in mancanza di idee si smette di lavorare.

O si fa una riunione.

Che di solito dura più del lavoro normale.

Quindi meglio scervellarsi per conto proprio.




(Nota: ogni riferimento a fatti/cose/persone realmente esistite è puramente casuale. Smile!)

lunedì, settembre 13, 2010

C'era una volta

Una volta me ne stavo tranquillo in settimana, ma era "d'obbligo" uscire al weekend. Ora "esco" sempre la sera durante la settimana e nel weekend mi devo sforzare un sacco per muovermi.

Una volta il lunedì ero in coma pazzesca. Ora al lunedì ho una carogna incredibile che mi monta dentro dopo il riposo del fine settimana e mi sento carico come una molla. E quando arrivo, la sera, allo stadio per l'allenamento di corsa, spaccherei il mondo. Poi spingo tanto che ne ho, sfogandomi per bene, e me ne torno a casa con le gambe dure dall'acido che han accumulato.

Una volta mi lamentavo sempre mentre mi preparavo cena, pensando a quanto era comodo fino a due anni fa sedersi alle otto in cucina, trovarsi tutto cucinato e la tavola apparecchiata. Adesso torno in media a casa alle 9 e mezza-dieci, mi butto su due piattoni di cibaria a ruota, e finisco in pratica giusto in tempo per andar a dormire.

Una volta forse mi annoiavo un pochino. Adesso non ne ho più il tempo. ;)

martedì, settembre 07, 2010

Incentivi alla puntualità

C'è una cosa che fanno gli autoctoni di questo paese, a cui faccio una fatica immane ad abituarmici. Ovvero ogni volta che si incontra una persona durante la giornata, bisogna stringerle la mano se è un uomo, o farle due baci se è donna (o se è un amico veramente amico-amico). E rigorosamente con il sorriso tirato sul volto, tipo paresi facciale di fine dicembre sulle piste da sci, e un'abbondanza di "ça va?" sulle labbra.
Il che non è un problema se si incontrano un paio di persone diciamo all'ora, ma capite bene che è un affare da non sottovalutare se piombo in mezzo ad un ufficio con 30 francesi tutti assieme. Meno male che almeno agli allenamenti riesco ad arrivare sempre tra i primi, così per lo meno sono gli altri che devono sbattersi per venirmi a salutare!


 Aggiornamento

Ecco lo sapevo. L'altro ieri son arrivato *5 minuti* in ritardo in piscina ed erano già tutti là, pronti a partir. Mi son cambiato di corsa e ho messo su la miglior faccia trafelata che potevo e ho esordito con un "Bonsoir!" collettivo.
Mi han guardato in cagnesco per una buona ora e mezza.

sabato, settembre 04, 2010

Ohmmm

Altro che stanchezza, dopo tre ore sull'asfalto e una e mezza in acqua "si è Zen", mica scoppiati.

(Ps. L'immagine qui sopra è un cerchio Zen: non ho la più pallida idea di cosa possa servire, ma mi piace a prescindere e ce l'ho messo.)

venerdì, settembre 03, 2010

Come rovinarmi la giornata, istruzioni per l'uso

C'è solo una cosa che mi fa salire in bestia più dei pedoni che attraversano col rosso. Sono gli automobilisti rimbambiti che si fermano pur avendo il semaforo verde, per far passare i pedoni col rosso! Incredibile e surreale! Questi bisognerebbe impalarli con la loro stessa auto sulla pubblica piazza.