Il leggero ma costante flusso di aria condizionata non accenna a diminuire. E se alla partenza regalava una piacevole refrigerazione, ora dispensa ad intermittenza qualche brivido lungo la schiena. Chissà se avrò freddo quando sarò arrivato a destinazione. Sono sicuro di sì.
Si sente un bambino vociare un paio file più avanti: la sua voce è alternata con quella di una donna, la madre mi viene da pensare. Ma le parole di entrambi non si distinguono, si mescolano solamente con la musica che trabocca dagli auricolari.
Fuori dal finestrino il cielo si sta oscurando e a chilometri di distanza, più ad est, si addensano alcune nubi, cupe. E mentre i confini tra la terra e l'atmosfera diventano via via più indefiniti, penso che ho già preso questo treno quasi ad ogni orario possibile.
Lo stesso tragitto, le stesse fermate, ma ciascuno di questi viaggi è stato diverso.
Oggi mi porto dentro una moltitudine di istantanee, parole, volti e sguardi che hanno affollato questa settimana di rientro a casa. E dico affollato perché sono stati giorni decisamente intensi, dai quali ho cercato di trarre il massimo in termini di opportunità per fare il pieno di emozioni.
Così sono felice per il concerto reggae a cui abbiam partecipato, in una fresca serata di montagna nel Forte, e per aver rivisto vecchie conoscenze.
Per aver condiviso la fatica di correre tra vie solitarie di campagna e il sudore di una camminata in montagna verso laghi Alpini a oltre 2500 metri.
Per l'accoglienza degli amici al mare e per l'avermi inconsciamente aiutato nel vincere un po' del mio timore a spingermi al largo oltre la prima boa.
Per l'ospitalità di chi ci ha invitato per una gran cena finale e per la compagnia di tutti coloro i quali hanno preso parte.
Per il calore che mi ha accolto e mi lega stretto alla mia casa e alla mia famiglia.
Sarebbe bello, ma non ci sono solamente note positive perché mi è rimasto un po' di rammarico per alcune persone che avrei avuto (ri)incontrare o posti in cui sarei voluto passare. Tutto rimandato al prossimo viaggio.
Che ancora una volta sarà diverso da quello di oggi.
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