venerdì, marzo 27, 2009

Day 2, Landing

Il viaggio in treno è stato un po' alienante. Il tempo è passato veloce all'inizio, mentre si attraversavano le Alpi dalle cime ancora innevate. Subito dopo è stato un avvicendarsi di colline, più dolci e verdi di quelle che si vedono ad esempio in Langa, con poche lingue di terra più pianeggianti e sparuti paesini di campagna. Tutti con la loro chiesetta al centro e i tetti delle case a punta, molto più di quanto non ci sia abituato.

L'impossibilità di muoversi più di tanto tuttavia mi portava spesso a dormicchiare, con la testa appoggiata contro al freddo finestrino, mentre il lettore mp3 saltava di sua volontà da una traccia all'altra.

Se devo essere sincero l'arrivo nella capitale mi ha un po' deluso, forse a causa della stazione nella quale sono arrivato (Gare de Lyon), che pare una fabbrica dismessa brulicante di vita abusiva. O forse la colpa è mia che chissà cosa mi aspettavo... forse una reggia del XIX secolo coi treni parcheggiati tra i tigli di un avenue.

Una decina di fermate e due linee di metro dopo raggiungevo la Cité Univeristarie, un agglomerato di residenze per studenti di varia nazionalità. A prima vista mi ha stupito... Ricordo che anche in fotografia mi aveva lasciato interdetto, poiché non è certo l'edificio che ci si aspetta come "dormitorio".

Cité Internationale Universitaire (nota: foto aggiunta il giorno dopo)

Rimpiango un po' di non aver scattato ancora nessuna foto di ciò che è passato attraverso ai miei occhi in questi primi giorni, ma non sono stato esattamente dell'umore giusto. Sono convinto infatti che per ottenere dei buoni (ma mi accontenterei anche di "apprezzabili") scatti sia necessario fermarsi e apprezzare ciò che ci circonda senza troppi pensieri per la testa.

Domani però ho deciso che farò il turista, con la cartina da una mano e macchina foto dall’altra. Spero di trovare anche un berrettino da sfigato jappo... :D

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