Lista di alcune cose che mi mancano del Paese mio.
- Gli amaretti e i Pavesini.
- Il caldo della stufa a legna.
- La campagna e la montagna.
- Il divano.
- Le pastiglie Leone.
- Le strade semi-deserte di campagna.
- La Calvè.
- La ritualità della domenica.
- L'autolavaggio.
- Le chiacchiere coi vicini.
Lista di alcune cose che NON mi mancano del Paese mio.
- Le canzoni delle nuove leve del panorama italiano.
- Il dover prendere l'auto quotidianamente.
- L'ingresso in piscina carocomeilfuoco.
- Tutti i programmi che passano alla tele.
- Il freddo umido pungente.
- La pioggia che dura giorni interi.
- Le pause eterne tra le portate nei ristoranti.
- I giubbotti di vernice.
- Il suono del citofono.
Ps. ci tengo a precisare che questa lista, non esaustiva tra l'altro, contempla solo le cose. Le persone che mi mancano non le vengo di certo a scrivere qui... ;)
domenica, febbraio 27, 2011
domenica, febbraio 20, 2011
Dove osano i Totò
Dopo l'ormai celeberrimo "A Cuneo" cantato dalla coppia Bisio a Zelig qualche tempo fa (qui un link per i distratti che se lo son persi o se lo vogliono riguardare), mi è tornato un po' di senso patriottico. Non ancora esteso alla nazione intera (dovuto allo sprezzo per certi elementi al centro delle recenti notizie di "policronaca rosa"), ma se non altro al mio capoluogo di provincia. Ed ecco che dagli archivi poi qualcuno ha riesumato questo:
... quante cose che ci insegna YouTube!
Cuneo 1967 - Ritratti di Città
... quante cose che ci insegna YouTube!
sabato, febbraio 12, 2011
Il nuoto è poi una cosa ben ben strana
Un giorno ti senti a tuo agio in piscina, sai che stai tenendo botta, e tieni senza problemi il passo degli altri in corsia.
Un altro giorno quasi ti blocchi, ripensando a quando avevi paura dell'acqua, perché "chissà quanto è più giù, sotto i piedi, il fondo" e "chissà se prendo un crampo adesso, proprio là, al polpaccio dove fa un male cane, e non riesco più a stare a galla, e inizio a bere quest'acqua salata" oppure "mi son già allontanato anche troppo, meglio non far cazzate e tornar indietro che se succede qualcosa mica nessuno viene a prendermi".
Un giorno dopo una settimana intera di stop forzato, perché magari ti sei fatto male al piede proprio in piscina, senti che ti ha fatto bene star un po' tranquillo, i movimenti ora son più fluidi, le sensazioni buone, il mondo è super.
Un altro giorno ancora, assistendo ad una giornata di gare dei propri compagni di club, guardi i tempi che segnano, e di colpo ti senti così lento, come se fosse partita la moviola nel tuo mondo soltanto, e ti rendi conto che tutto il lavoro che hai fatto non è che un infinitesimo di quello che sembrava nella tua testa.
Un giorno di recente ripensi a quando avevi fatto quel corso tanti anni fa, era inverno, perché faceva buio presto, e pioveva spesso. Ricordi l'odore forte di cloro che ti rimaneva nel naso e basta, è tutto quello che ricordi, perché non era il momento buono per il nuoto.
Un sera infine torni a casa dopo un'oretta bella intensa di nage e hai male alle spalle, alle braccia, ai dorsali, ma non ti importa, perché sai che hai dato tutto e la prossima volta non potrà che andar meglio.
Solo una cosa è certa alla fine della fiera: il cloro non fa per niente bene al cervello!
Un altro giorno quasi ti blocchi, ripensando a quando avevi paura dell'acqua, perché "chissà quanto è più giù, sotto i piedi, il fondo" e "chissà se prendo un crampo adesso, proprio là, al polpaccio dove fa un male cane, e non riesco più a stare a galla, e inizio a bere quest'acqua salata" oppure "mi son già allontanato anche troppo, meglio non far cazzate e tornar indietro che se succede qualcosa mica nessuno viene a prendermi".
Un giorno dopo una settimana intera di stop forzato, perché magari ti sei fatto male al piede proprio in piscina, senti che ti ha fatto bene star un po' tranquillo, i movimenti ora son più fluidi, le sensazioni buone, il mondo è super.
Un altro giorno ancora, assistendo ad una giornata di gare dei propri compagni di club, guardi i tempi che segnano, e di colpo ti senti così lento, come se fosse partita la moviola nel tuo mondo soltanto, e ti rendi conto che tutto il lavoro che hai fatto non è che un infinitesimo di quello che sembrava nella tua testa.
Un giorno di recente ripensi a quando avevi fatto quel corso tanti anni fa, era inverno, perché faceva buio presto, e pioveva spesso. Ricordi l'odore forte di cloro che ti rimaneva nel naso e basta, è tutto quello che ricordi, perché non era il momento buono per il nuoto.
Un sera infine torni a casa dopo un'oretta bella intensa di nage e hai male alle spalle, alle braccia, ai dorsali, ma non ti importa, perché sai che hai dato tutto e la prossima volta non potrà che andar meglio.
Solo una cosa è certa alla fine della fiera: il cloro non fa per niente bene al cervello!
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