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Ho incrociato questo pezzo la scorsa settimana, leggendo qui e là. E non ho potuto non commentare, come sotto.
Rotoballe! Ci uscivo pazzo, quand’ero ragazzino. Tanto che passavo interi pomeriggi assolati a correrci attorno, tentare inutilmente di spingerle, arrampicarmici graffiandomi ovunque.
Poi col tempo crebbi e persi interesse, nonostante potessi salirci son un sol salto.
Ora, che mi ritrovo attorniato da palazzoni, grigiume da smog e strade asfaltate larghe 4 corsie, non so cosa darei per una rotoballa mia. Ma in camera, al posto della poltrona. E di fieno maggengo, che profuma d’infanzia.
2 commenti:
Ahaha!! Come ti do ragione!
Comunque non lo sapevo che si chiamano rotoballe.
In effetti questi termini agresti a volte suonano un po' strani... :)
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