venerdì, gennaio 22, 2010

Day 314, Una volta ero uno scriba

Si conclude oggi questa settimana anomala.
Anomala per il ritorno alle lezioni, è chiaro. Alla matematica, zeppa di quei geroglifici che all'inizio anche ti ci sforzi di capire, e ti rimbocchi le maniche, ma presto o tardi ti travolge implacabile.
Agli appunti, con una grafia che più passano gli anni e più stento a comprendere io stesso.
Alle slides, che se hanno più di tre concetti dentro non ci si raccapezza più, ma non tutti lo sanno.
Alle pause, che più si avvicinano e più ti ritrovi a fissare l'orologio, sperando invano che le lancette prendano a girare vorticosamente verso l'ora X.
Ai termos col thé, una pensata arguta, a cui io non sarei mai arrivato, e che si è rivelata un toccasana stando in quell'aula là, più fredda pure del corridoio.
E infine alle pennichelle pomeridiane, inevitabili con certe combinazioni particolari (ma poi neanche tanto) di cibi a pranzo e spiegazioni in aula.

Nessun commento: