martedì, maggio 24, 2011

Tri-Uff


"Uff è finita!" è stato il primo pensiero quando finalmente ho varcato la linea dell'arrivo. Uno si aspetterebbe forse una sortita più grintosa, ma in quel preciso momento ero davvero contento che la faticaccia fosse giunta a termine!

Ma andiamo con ordine.

Ore 7h30, suona la sveglia e tutti giù dalle brande. Qualche problemino a prendere sonno la sera prima (cosa che non succedeva da mesi e mesi, quasi anni), ma tutto sommato mi sento riposato e carico per affrontar a bomba la giornata. 

Ore 8h30 assieme a due compagni di viaggio carico le biciclette sulla bagnole (auto in termini molto colloquiali) e si parte per due orette di autostrada. Direzione nord-ovest, verso Pont-Audemer, nella Alta Normandia. 

Ore 11h00 arriviamo nella ridente cittadina e parcheggiamo nello spazio designato attorno al laghetto dove si terrà l'evento. Ritroviamo subito altri membri del Club e al grido "si mangia!" diamo inizio ad un pasta-party spontaneo, visto che ognuno tira fuori il proprio barachin da pranzo con l'immancabile primo piatto italiano, fonte di preziosissimi carboidrati. Poco dopo ritiriamo il pettorale e lo stress inizia a salire un pochino, mentre il parcheggio inizia a riempirsi di atleti e spettatori e iniziano anche a sbucare le prime bici da cronometro, quelle dei "pro".

Ore 12h00 ci si cambia e si parte per un giretto in bici, utile per verificare che tutto funzioni a dovere e che le gambe rispondano dopo le ore trascorse seduti.

Ore 13h00 circa si entra nella zona di transizione dove sistemo la bici e controllo ancora una volta di aver tutto il materiale. Qualche consiglio dell'ultimo minuto viene elargito dai più navigati e poi click! è il momento di una bella foto di gruppo pre-partenza. Alla fine della fiera saremo di fatto il Club più numeroso alla competizione, forti di una cinquantina di presenze su 490 iscritti in totale. 

Ore 13h50, tempo di infilarsi la muta e soffrire un po' il caldo così coperti sotto il sole. Qualche minuto dopo ci viene accordato di buttarci in acqua per un po' di riscaldamento, dice lo speaker. Gran simpaticone quell'uomo, visto che l'acqua è a sì e no 17°C. Due bracciate veloci e si risale sulla sponda, pronti ad allinearci sulla linea di partenza. 


Ore 14h30 BAMMMM!! Si parte! O almeno, i primi partono. Io sono una decina di metri più indietro, in ultima fila e tutto esterno, per non trovarmi troppo nella cagnara. Precauzione giusta ma non sufficiente, visto che nel panico ci vado comunque. Tanto che sto quasi per tornare indietro e abbandonare sta massa di osannati, che scalciano e mulinano furiosamente le braccia come pale di mulini fuori controllo. Stringo i denti e mi faccio forza, mentre vedo già un buon numero di cuffie colorate lontano in mezzo al lago. Qualche bracciata e finalmente prendo il mio ritmo, passo attorno la prima boa senza problemi, le sensazioni migliorano un pochino e inizio a distendermi meglio. Altra boa e curva secca a sinistra, passo in mezzo a qualche atleta un po' spaesato che fa qualche metro a rana. A metà percorso inizio a provare piacere nel nuotare e mi pare anche di riconoscere qualche compagno d'allenamento qualche metro distante. Aumento un po' la frequenza della bracciata e d'un tratto scorgo le boe dell'arrivo un centinaio di metri più avanti. Passo ancora qualche concorrente e mi ritrovo infine a toccare la sponda. Uff.
 

Ore 15h00 circa esco dall'acqua e corricchio verso la mia bici. La prima transizione non va molto bene, visto che la muta non ne vuole sapere di venir via dai miei piedi. Cerco di tirarli fuori alla bell-e-meglio, infilo il casco, occhiali e cintura col pettorale e si parte. Fuori dall'area di cambio posso salire in sella e infilarmi le scarpe che erano attaccate ai pedali. I primi 10 km sono abbastanza in piano e riesco a passare qualche nuotatore che si trova meno a suo agio sulla due ruote. Poi arriva la salita, l'unica del percorso, di un paio di kilometri solamente. Passo un paio di compagni del Club, ci si incita a vicenda e ci si saluta, e ritrovo un po' di buonumore. A seguire c'è una lunga parte dritta con un sacco di vento, che soffia dritto dritto sulla faccia. Attraverso qualche paesino di campagna, dove gli abitanti hanno messo le sedie in giardino e guardano, un po' incuriositi un po' stupefatti, questa fila di atleti della domenica. A metà percorso una discesa mi permette di riprendere un minimo di respiro, prima dello strappo finale. Ritornato vicino al punto di partenza, vedo i ragazzi in testa alla corsa che son già partiti a correre e incito Dany, che avanza concentratissimo (finirà 16 assoluto maschile) e altri giovani talenti. L'area di cambio è vicina, mi tocca smontare dalla fida cavalcatura, in mezzo alla gente che incita e prende foto a raffica, manco fossimo star hollywoodiane sulla passerella di Cannes. Ri-Uff.


Ore 16h15 mi ritrovo a correre verso l'area di transizione. Poso la bici, via il casco/occhiali e mi infilo calze e scarpe da corsa. Partenza troppo veloce, come al solito, a poco più di 4 min/km. Il fiato c'è, ma le gambe non rispondono come vorrei e sento un crampo che inizia a farsi sentire sul quadricipite. Son costretto a ridurre l'andatura e al terzo kilometro Juliette, una giovane promessa del Club, mi passa agilmente e mi saluta, prima di sparire dietro una curva (finirà prima assoluta tra le donne, chapeau!). Devo ancora una volta stringere i denti, mi forzo a bere qualche sorsata d'acqua ad ogni punto ristoro e cerco di contrastare alla meglio il caldo e la disidratazione. Passo qualcuno e qualcun altro mi svernicia, mentre per terra le indicazioni dei kilometri trascorsi sembrano non arrivare mai. Attraverso il centro abitato, facendo slalom tra passeggini e auto in cerca di parcheggio, e mi ritrovo infine sul rettilineo di arrivo: sono gli ultimi mille metri. Mentre ritrovo il sorriso, alcuni atleti accelerano l'andatura e mi passano: io manco ci penso lontanamente, son contento di vedere finalmente la folla all'arrivo e mi voglio godere appieno questo momento.


Ore 17h00 circa passo la linea di arrivo. "E finita!" penso mentre una leggerezza innaturale mi invade il corpo. Ritrovo i compagni che han già finito e ci complimentiamo l'un l'altro, prima di tuffarmi su qualche panino e sulla frutta messa a disposizione dai volontari dell'organizzazione. Ad ogni conoscente che arriva si ripercorre la gara, con commenti e battute su questo o quel passaggio, e tutti son soddisfatti della prestazione. E pure io non ho di che lamentarmi visto che il cronometro si è fermato sulle 2h23', abbondantemente al di sotto delle due ore e mezza che segnavano la mia più rosea aspettativa pre-gara.
 

Ore 18h20 tutti in macchina che si riparte per un lungo viaggio di ritorno, visto l'immancabile traffico di rientro verso la capitale la domenica sera. 

Ore 22h00 finalmente a casa, una bella doccia e una mangiata come si deve non me la leva nessuno. Braccia e gambe adesso son pesanti, ma nessun dolore in particolare. E domani mi faccio un giorno (ma solo uno eh!) di meritato riposo senza allenamenti! ;)

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2011.05.22 - CD Pont-Audemer
Tempo totale : 2h23'17"
Piazzamento : 169/490 (34 perc)
Nuoto (1,5 km) : 26'31" (media 1'46"/100m)
Bici (40 km) : 1h14'20" (media 32,29 km/h)
Corsa (10 km) : 42'26" (media 4'15"/km)

2 commenti:

Claudiappì ha detto...

Bel resoconto della giornata! E complimenti per il piazzamento! :P

Clod ha detto...

Merci Claudia, non è stata proprio una passeggiata, ma ne è valsa la pena sicuramente!