Migliorare di altri 11 minuti potrebbe non essere banalissimo... ma l'anno scorso avevo passato una primavera/estate un po' travagliata sul punto di vista degli allenamenti. Se riesco a gestire meglio questo fattore...
lunedì, febbraio 18, 2013
A ri-rivederci
Terza stagione di triathlon e terza iscrizione al CD dell'Alpe d'Huez, OLÉ!
Migliorare di altri 11 minuti potrebbe non essere banalissimo... ma l'anno scorso avevo passato una primavera/estate un po' travagliata sul punto di vista degli allenamenti. Se riesco a gestire meglio questo fattore...
In ogni caso ci vediamo a fine luglio sù pei bricchi!
Migliorare di altri 11 minuti potrebbe non essere banalissimo... ma l'anno scorso avevo passato una primavera/estate un po' travagliata sul punto di vista degli allenamenti. Se riesco a gestire meglio questo fattore...
lunedì, febbraio 04, 2013
I frutti del duro allenamento
E come di consueto, anche in questo 2013 si fa tappa in una fresca domenica mattina, a Vincennes, per la tradizionale Foulées, la corsa di "quartiere" su dieci chilometri.
Qui nel 2012, tra neve e vento gelido, avevo fatto il mio miglior tempo sulla distanza di 10 km: 39'40", riuscendo a passare il tanto temuto muro dei 40 minuti.
Quest'anno è un'incognita. Se da un lato mi sento molto meglio a livello di sensazioni, dall'altra ho sotto le scarpe solo un mesetto scarso di allenamento, ripreso dopo le abbuffate natalizie.
La motivazione principale viene da un mio amico di Parigi (ciao Gabri!), che ha corso una 10 km di recente (la 14ma Corsa di Miguel, a Roma) in 39 minuti circa. Il mio obiettivo sarà dunque tener lo stesso passo, sui 3'50" al chilometro, cercando se possibile di accelerare sul finale...
Visto il tempo modesto fatto l'anno scorso, posso partire nella prima tranche della corsa. "Non male" mi dico, "avrò un po' meno da doppiare e con un po' di fortuna troverò una buona lepre da seguire."
Dai primi metri però vedo che la mia tattica non funziona: sono partito come al solito troppo forte (3'40"/km)! Ma è troppo tardi ormai, le gambe girano bene e non mi sogno neanche lontanamente di rallentare. "Finché riesco si continua così." Non è il massimo come strategia di gara, lo so, ma riesco comunque a trovare il mio ritmo, e i chilometri passano uno dopo l'altro. Sorpasso qualche atleta un po' più in difficoltà e vengo ripreso da altri che sembrano siano nel bel mezzo di una scampagnata. Sulla fine inizio ad accusare il colpo, ma ho la fortuna di trovare un arzillo signore sulla cinquantina che fila costante come un metronomo, e mi accodo senza protestare.
Appena tagliato il traguardo fermo subito l'orologio, ma aspetto comunque un po' prima di guardare il tempo finale. Il fiato è cortissimo, il cuore batte che pare voglia uscire dal torace, ma sono in pace con me stesso. So di aver dato il massimo e di essere andato bene, forse meglio del previsto. Prendo ancora qualche lunghissimo respiro e poi abbasso lo sguardo al polso sinistro... 36'37"!!! Sgano gli occhi, non ci voglio credere!
Altro che Natale, la gioia è talmente tanta che mi pare di aver vinto alla lotteria! E posso fiondarmi senza contegno sul rinfresco dell'arrivo...
Qui nel 2012, tra neve e vento gelido, avevo fatto il mio miglior tempo sulla distanza di 10 km: 39'40", riuscendo a passare il tanto temuto muro dei 40 minuti.
Quest'anno è un'incognita. Se da un lato mi sento molto meglio a livello di sensazioni, dall'altra ho sotto le scarpe solo un mesetto scarso di allenamento, ripreso dopo le abbuffate natalizie.
La motivazione principale viene da un mio amico di Parigi (ciao Gabri!), che ha corso una 10 km di recente (la 14ma Corsa di Miguel, a Roma) in 39 minuti circa. Il mio obiettivo sarà dunque tener lo stesso passo, sui 3'50" al chilometro, cercando se possibile di accelerare sul finale...
Visto il tempo modesto fatto l'anno scorso, posso partire nella prima tranche della corsa. "Non male" mi dico, "avrò un po' meno da doppiare e con un po' di fortuna troverò una buona lepre da seguire."
Dai primi metri però vedo che la mia tattica non funziona: sono partito come al solito troppo forte (3'40"/km)! Ma è troppo tardi ormai, le gambe girano bene e non mi sogno neanche lontanamente di rallentare. "Finché riesco si continua così." Non è il massimo come strategia di gara, lo so, ma riesco comunque a trovare il mio ritmo, e i chilometri passano uno dopo l'altro. Sorpasso qualche atleta un po' più in difficoltà e vengo ripreso da altri che sembrano siano nel bel mezzo di una scampagnata. Sulla fine inizio ad accusare il colpo, ma ho la fortuna di trovare un arzillo signore sulla cinquantina che fila costante come un metronomo, e mi accodo senza protestare.
Appena tagliato il traguardo fermo subito l'orologio, ma aspetto comunque un po' prima di guardare il tempo finale. Il fiato è cortissimo, il cuore batte che pare voglia uscire dal torace, ma sono in pace con me stesso. So di aver dato il massimo e di essere andato bene, forse meglio del previsto. Prendo ancora qualche lunghissimo respiro e poi abbasso lo sguardo al polso sinistro... 36'37"!!! Sgano gli occhi, non ci voglio credere!
Altro che Natale, la gioia è talmente tanta che mi pare di aver vinto alla lotteria! E posso fiondarmi senza contegno sul rinfresco dell'arrivo...
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Foulées de Vincennes 2012
Tempo: 36'37"
Media: 3'40"
Piazzamento: 117 / 4127
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