È forse una di quelle attività che non imparerò mai bene a gestire, ma penso di aver fatto dei progressi in questo senso. E il risultato immediato è che lo sport andrà un pochino giù in futuro, per lasciar un più di respiro ad altre cose, altre attività, altre persone che credo di aver troppo trascurato negli ultimi tempi.
Ciò non toglie che mi sia regalato un paio di scarpe nuove, e abbia ripreso le uscite in bici grazie al meteo un po' più clemente... ma guai ad esagerare!
domenica, febbraio 26, 2012
lunedì, febbraio 06, 2012
Clod is back
Mi ci voleva proprio una bella svegliata e questa domenica finalmente è arrivata. Sveglia alle 8 e subito giù dalle brande e pronti a combattere! Oddio, diciamo che un po' ho accusato il colpo di freddo del giorno prima (assistito per la seconda volta alla sfida di rugby Francia-Italia allo Stade de France: match molto emozionante ma anche assai provante visto il gelo!), ma il morale è alto. Neanche la spruzzatina di neve -che puntualmente si è manifestata nell'unico giorno che non doveva- mi può intimorire!
Quindi via, colazione veloce, abbigliamento da corsa sotto la tuta, qualche ricambio nello zainetto, e si parte per le Foulées de Vincennes, una prova su 10 km belli pianeggianti... ovvero proprio quelli che mi servono per aumentare l'autostima ad inizio stagione e vedere se il ginocchio ha recuperato a pieno.
Sul tragitto per andare su mi ritrovo con Gege e Dave, ma non c'è troppo spazio per i timori pre-gara: c'è soprattutto voglia di fare e di fare bene. Arrivati sul posto ci si cambia rapidamente e poi si parte per un quarto d'ora di riscaldamento, che è d'obbligo visti i -5°C che segnano i termometri dei negozi.
Nella partenza Dave ed io ci mettiamo di fianco: sappiamo che i nostri ritmi sono più o meno gli stessi e ci ritroveremo a fare pressoché tutta la corsa assieme. Gege è un pochino più indietro, ma spinge bene anche lui, e i progressi rispetto allo scorso anno sono sostanziali! Dopo i primi chilometri anche il freddo scompare, la folla si dirada un po' e inizia il balletto del sorpasso/mi sorpassano, la gola inizia a raschiare, l'appoggio che era sull'avampiede inizia ad accentrarsi, ma non c'è molto tempo per preoccuparsene. Siam in dirittura d'arrivo, butto l'occhio sull'orologio e vedo che un certo miraggio è all'orizzonte... Stringo i denti e cerco di accelerare tantissimo (o almeno quella è stata la sensazione) finché arrivo in 39'43", con Dave alle calcagna, ad una manciata di secondi. Gege fermerà il cronometro a 44', riuscendo nel suo obiettivo di un sub 45.
Ci ritroviamo nella zona ristoro, dove ci fiondiamo sulle bevande calde, con la stanchezza sul volto, ma anche tanta soddisfazione negli occhi!
E speriamo che questo sia un segno, un presagio che annunci una nuova fase un po' più serena alle porte.
Quindi via, colazione veloce, abbigliamento da corsa sotto la tuta, qualche ricambio nello zainetto, e si parte per le Foulées de Vincennes, una prova su 10 km belli pianeggianti... ovvero proprio quelli che mi servono per aumentare l'autostima ad inizio stagione e vedere se il ginocchio ha recuperato a pieno.
Sul tragitto per andare su mi ritrovo con Gege e Dave, ma non c'è troppo spazio per i timori pre-gara: c'è soprattutto voglia di fare e di fare bene. Arrivati sul posto ci si cambia rapidamente e poi si parte per un quarto d'ora di riscaldamento, che è d'obbligo visti i -5°C che segnano i termometri dei negozi.
Nella partenza Dave ed io ci mettiamo di fianco: sappiamo che i nostri ritmi sono più o meno gli stessi e ci ritroveremo a fare pressoché tutta la corsa assieme. Gege è un pochino più indietro, ma spinge bene anche lui, e i progressi rispetto allo scorso anno sono sostanziali! Dopo i primi chilometri anche il freddo scompare, la folla si dirada un po' e inizia il balletto del sorpasso/mi sorpassano, la gola inizia a raschiare, l'appoggio che era sull'avampiede inizia ad accentrarsi, ma non c'è molto tempo per preoccuparsene. Siam in dirittura d'arrivo, butto l'occhio sull'orologio e vedo che un certo miraggio è all'orizzonte... Stringo i denti e cerco di accelerare tantissimo (o almeno quella è stata la sensazione) finché arrivo in 39'43", con Dave alle calcagna, ad una manciata di secondi. Gege fermerà il cronometro a 44', riuscendo nel suo obiettivo di un sub 45.
Ci ritroviamo nella zona ristoro, dove ci fiondiamo sulle bevande calde, con la stanchezza sul volto, ma anche tanta soddisfazione negli occhi!
E speriamo che questo sia un segno, un presagio che annunci una nuova fase un po' più serena alle porte.
Un signore smarrito, uno in apnea ed io, in azione.
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