Visualizzazione post con etichetta viva il voltaren. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta viva il voltaren. Mostra tutti i post

martedì, gennaio 26, 2010

Day 317, Run Forrest! Run!

Ah, la domenica. "Il giorno del Signore", sentivo dire quando ero piccolo. Il giorno del riposo dalle fatiche lavorative, da che mondo è mondo.
E' vero, ci si riposa la domenica. O almeno sono in tanti a farlo, nel caldo delle loro abitazioni d'inverno, o sdraiati sotto una pianta del parco sotto casa d'estate.
Sono in tanti a farlo, ne sono certo, ma non tutti.

Non c'è riposo per chi coltiva la passione bruciante verso uno sport. Una dedizione costante e tenace, quasi al limite dell'ossessione. Il sogno di spostare sempre un po' più avanti i propri limiti, per un miglioramento continuo.

Ecco, io una persona così ancora non l'ho conosciuta.
Perchè se mai l'avessi fatto so per certo che l'avrei scrutata con uno sguardo obliquo, quasi torvo, per capire se veramente ci crede così tanto in quel che fa, o se solamente ha perso cammin facendo il lume della ragione.

Conosco, d'altro canto, persone che sacrificano la domenica per far dello sport, questo sì. Anzi, ne faccio parte. Ma più della passione ciò che mi spinge a scegliere la domenica è semplicemente che negli altri giorni lavoro. E il sabato in genere dormo in modo vergognoso per ripigliarmi dai bagordi del tanto anelato venerdì sera. E faccio la spesa, una mastodontica spesa, di solito.

Ad ogni modo questa domenica ho provato un giro nuovo. Panoramico oserei dire. Panoramico e spacca-ginocchia, viste le condizioni in cui ero quando son arrivato. Ma questo poco importa, perché negli occhi ho ancora impressi gli scorci di una moltitudine di posti, piazze e palazzi a cui sono passato accanto.



So che dovrei elencarli tutti, ma ora, proprio ora, ho una pentola sul gas.
E sta suonando il telefono. E il citofono anche. Devo proprio scappare!
Magari la prossima volt...

mercoledì, gennaio 13, 2010

Day 304, Passaggio del testimone

Basta, oggi mi son deciso. E' da quando son tornato in città che sento come avessi una pietra nella scarpa sinistra. Pensa che la prima volta che avvertii quella sensazione mi fermai anche a controllare. Ma non c'era nulla in realtà, e non c'è tutt'ora. Nessuna pietra, solo il dolore. Un po' sotto e un po' dentro. Si presenta all'inizio, da freddo, poi scompare. Poi riappare, verso la fine. Strano da predirsi.

Inutile stare a dire che non posso fermarmi ora con l'allenamento. Spero che il voltaren svolga il suo compito, io dal canto mio mi son deciso. E son andato a comprare un altro paio di scarpe.

Ironicamente è di nuovo periodo di saldi, come il 12 luglio, giorno in cui comprai quelle che ho ora. Quelle che mi hanno portato in giro all'inizio di questa avventura. Sette mesi son passati da allora. E 667 chilometri.

Non le tirerò comunque via, son nostalgico, e poi potrebbero tornar utili per giocare a ping-pong la prossima estate.
Per correre però da domani in poi userò queste:


Asics Gel-1150