E così mi ritrovo spesso invischiato in situazioni che non dovrei, o "della minchia" per dirlo con un termine più opportuno. Tipo in questa soleggiata domenica settembrina mi sarei dovuto alzare a mezzogiorno almeno, con un mal di testa così e una buona dose di analgesici per riprendermi dalla festona organizzata ieri sera, dagli amici Silvio e Paolo, che han finito il loro dottorato e lasceranno ora il laboratorio dove mi trovo pure io da più di due anni.
E invece no. Niente festa, niente levataccia a sole alto e niente riposo. Bensì una triathlon a squadre al suo posto. Già, perché due sere fa, alla fine di un allenamento, due compagni/e del club mi chiesero di entrare in una squadra mista che si era trovata improvvisamente a corto di una persona per uno Sprint a Cronometro. All'inizio ci provai a rifiutare, ma senza la necessaria fermezza, e fu così che mi fregai con le mie stesse mani.
Ora che è sera posso trarre il bilancio finale di questa giornata, che è piuttosto magro a dire il vero, visto che l'unica cosa positiva è che son sopravvissuto al nuoto nella Senna! D'altra parte il percorso in bici era piuttosto pericoloso, con auto dappertutto e volontari un po' in difficoltà a gestire alcuni incroci, mentre per quanto riguarda la corsa, è andata sì via liscia, ma un pochino sottotono. Infatti il fattore costante di tutta gara è stato il lavoro di gruppo, visto che ci siam dovuti attendere parecchio, rallentando ad ogni frazione per cercare di rimanere tutti assieme e "tirare" chi non riusciva a star nel ritmo. Col risultato che ad esempio abbiam coperto i 16 km di bici ad una velocità media più bassa di quella che ho tenuto ieri in allenamento per 92...
Ma vabbé si cerca di restare positivi, e magari la prossima volta ci si pensa due volte prima di farsi trascinare, eh??
2 commenti:
Mi hai fatto venire in mente "Yes Man" di Jim Carrey :D
Ahahah prima della gara avrei dovuto bere una cassa intera di RedBull pure io!
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